domenica 26 settembre 2010

L'unica forza di contestazione

In che senso il cristianesimo è scandaloso?

"Attorno alle posizioni espresse dalla Chiesa, emergono regolarmente polemiche sui temi più diversi. Il messaggio della Chiesa è sempre più, per così dire, passato al setaccio. Ci sono naturalmente ragioni di fondo legate alla natura stessa del cristianesimo, fin dalle sue origini. 
 Ma oggi, il cristianesimo mi sembra anche l'unica forza di contestazione della società, capace di proporre una visione globale dell'uomo alternativa a quella del liberalismo consumista: intendo sia il liberalismo conservatore che predica la regolamentazione del mercato, sia il liberalismo di sinistra che invoca la destrutturazione della vita privata.
 Il cristianesimo continua a difendere valori ormai spesso controcorrente come la fragilità, la castità, il dono, il rapporto con l'invisibile, la possibilità stessa di un senso. 
Si tratta di valori non arroganti e non dominatori che tendono sempre più ad apparire critici, alternativi, innovatori, ad esempio in ambiti come la bioetica o la preservazione  del pianeta. Penso in particolare alla difesa della fragilità e della dignità umana".

intervista a Jean-Pierre Denis, direttore del settimanale francese La Vie
(Avvenire, 24 settembre 2010)

sabato 25 settembre 2010

Consigli per i potenti (seconda parte)

D'altra parte, se non  vede il contrario, se capisce che il suo dovere lo può fare abbastanza bene, se ha soltanto timore che le tentazioni dell'ambizione e dell'orgoglio potrebbero mutare il suo buon proposito e farlo scivolare nel peccato, allora penso che sia buona cosa che rimanga sempre in moderato timore, del quale dice la Scrittura: "Benedetto l'uomo che è sempre timoroso"; e San Paolo: "Colui che sta in piedi, veda di non cadere".
Però il troppo timore è pericoloso, e trascina a non fidarsi del misericordioso aiuto di Dio. Questo timore immoderato, questa mancanza di coraggio, la Sacra Scrittura la proibisce, dicendo: "Non avere cuore debole e non essere timoroso".

Tommaso Moro (1478 - 1535)

venerdì 24 settembre 2010

Consigli per i potenti (prima parte)

Se uno, per esperienza, sente veramente e comprende che nella prosperità e nell'autorità danneggia l'anima sua, senza poter fare quel bene che potrebbe fare, se vede le cose delle quali dovrebbe occuparsi finir male per colpa sua, e andare in rovina, e che per migliorarle tralascia il suo dovere, in questo caso lo consiglierei con tutte le forze ad abbandonar quella cosa, sia essa un beneficio spirituale, una parrocchia, magari una diocesi, oppure un ufficio o un'autorità temporale, lo inviterei a staccarsene completamente, a ritirarsi a servire Dio, piuttosto che a tener dietro alla stima del mondo e alla sua comodità, con scomodo di coloro che dovrebbero trarre profitto dal suo dovere. 

Tommaso Moro (1478 - 1535)

giovedì 23 settembre 2010

Andiamo ad iniziare...

Signore, donami una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo
e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un'anima semplice
che sappia far tesoro
di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo
di rimetter le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti,
e non permettere
che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante
che si chiama "io".
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia
di comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po' di gioia
e farne parte anche agli altri.
Amen.


Tommaso Moro (1478 - 1535)

La peggior forma di governo

  " La democrazia è la peggior forma di governo, fatta eccezione per tutte le altre fino ad ora sperimentate " Winston Churchill a...