sabato 15 aprile 2017

Pace e bene


Sono in molti a chiederci una spiegazione del saluto di Francesco "Pace e bene!" Quello che voglio proporre è un breve possibile itinerario dell'evoluzione di questo saluto. Prima dell'esperienza francescana si racconta, nella "Leggenda dei Tre compagni" delle Fonti, che un uomo, un ignoto cittadino di Assisi, usasse girare per la città e i borghi usando il saluto "pace e bene". 

 Successivamente, a Poggio Bustone si rammentano due episodi tramandati oralmente, il primo è il racconto di Francesco che andava, percorrendo le strade del luogo, silenziosamente. Per il Santo bastava la sola testimonianza. Poi, sempre a Poggio Bustone si racconta che Francesco, incontrando le persone pronunciasse tale saluto: "Buongiorno Brava Gente!". Di questi due aspetti ne dà testimonianza Luca Walding solo nel '600. 

 Il primo saluto di cui si scrive nelle Fonti Francescane è quello del "Il Signore ti dia pace" proprio negli scritti e, in particolare, in uno dei più importanti: il Testamento è lo stesso Francesco ad annunciare che "il Signore mi rivelò che dicessimo questo saluto". Questa è la prima e più importante testimonianza legata alla pace. L'altro passaggio che potrebbe aiutare alla codificazione del "pace e bene" è legato alla Chartula di Francesco conservata in Assisi dove, da una parte è proposta la benedizione di Francesco a frate Leone in cui echeggia la parola "pace": "Il Signore rivolga il suo sguardo su di te e ti dia la Pace!". 

Qui troviamo la confessione di Francesco rivolta a Dio "Tu sei il bene, il sommo bene!" in cui echeggia la parola "bene". Possiamo quindi dire che la Pace è quella che diamo ai fratelli attraverso il bene che Dio è per noi. Solo quando Dio è bene per noi possiamo essere strumenti di pace. Concludo con le Parole di Benedetto XIV a ottobre 2005: "Tutti abbiamo un’anima un po’ francescana". 

fonte: www.sanfrancescopatronoditalia.it

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