venerdì 22 aprile 2011

Stanchezza cronica

Roma, 22 apr. (TMNews) - È diffusa in tutto il mondo e in Italia ne soffrono più di 300.000 persone. È la sindrome da stanchezza cronica. Il 12 maggio si celebra la giornata mondiale, anche nel nostro Paese, per portare solidarietà a chi ne è affetto. Una malattia per la quale "non esiste ancora una cura", come ha sottolineato il professor Umberto Tirelli che, insieme a un gruppo internazionale di studio, nel 1994 ne ha dato una nuova definizione, pubblicata sugli "Annals of Internal Medicine". "La sindrome colpisce soprattutto i giovani e lascia spesso per molti anni una situazione così grave dal punto di vista fisico che impedisce a tutti coloro che ne sono affetti di continuare a lavorare o a studiare", ha detto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto nazionale tumori di Aviano. Negli Stati Uniti sono stati condotti molti studi per stabilire le cause della malattia ma, per ora, non vi è alcun farmaco in grado di guarirla definitivamente. Un caso di Sindrome da stanchezza cronica è definito dalla presenza di queste condizioni: fatica cronica persistente per almeno sei mesi non alleviata dal riposo, che aumenta con piccoli sforzi e provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali. E poi da alcuni sintomi specifici, tra cui disturbi della memoria e della concentrazione, dolori delle ghiandole cervicali e ascellari, dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse, cefalea di un tipo diverso da quella eventualmente presente in passato e sonno non ristoratore.

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