Bastano del resto pochi clic per rendersi conto che nel tempo della Rete la secolare popolarità di questa donna dei Vangeli non solo non è venuta meno, ma si è rafforzata. Milioni le ricorrenze anglofone e ispanofone, centinaia di migliaia nelle altre lingue più diffuse. Sbaglierebbe chi ne attribuisse il merito alle numerose Maddalene pop proposte in anni recenti soprattutto dal cinema, invariabilmente riflettendo il fatto che la tradizione non ha visto in essa le distinte figure femminili che i Vangeli ritraggono. Credo piuttosto che sia il contrario: la cultura popolare contemporanea ha riconosciuto la forza di questa tradizione e l'ha ripresa, fino a strumentalizzarla per semplici fini commerciali (penso evidentemente al romanzo di Dan Brown).
Ma tornando all'accoglienza della decisione di Francesco, sottolineo il commento al femminile di Lucetta Scaraffia, sul sito de "L'Osservatore Romano" ( tinyurl.com/hykl7an ), che riesce davvero a dire, e bene, tanto di quanto c'è a mio parere da dire. E lo accosto a una per me indimenticabile lezione che fra Paolo Garuti, domenicano, biblista finissimo e intellettuale a tutto tondo, impartì, proprio ai tempi del film "Il Codice da Vinci", a proposito della quantità di figure che «si concentrano in Maria Maddalena», e della quale l'elefantiaca memoria digitale porta, per fortuna, la traccia ( tinyurl.com/h7evflq ).
fonte: Avvenire, Guido Mocellin, 12 giugno 2016
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