venerdì 12 agosto 2016

Forza Italia 2.0: i sette punti del programma di Parisi

1. IL POSIZIONAMENTO POLITICO

Forza Italia deve tornare a essere una piattaforma di governo liberal-popolare. La forza trainante di una coalizione ampia e trasversale, in cui coesistano posizioni più o meno radicali di cui Forza Italia sia il punto di equilibrio. ‘Popolare’, nel saper interpretare in modo nuovo il rapporto coi cittadini, andando oltre il centrodestra e contendendo elettori al Movimento 5 Stelle. ‘Liberale’ nei contenuti da cui bisogna ripartire. Qualche esempio:

- Un nuovo modo di pensare all’Europa, opponendo alla burocrazia accentratrice di Bruxelles una critica costruttiva, seria e credibile.

- Una politica estera apertamente atlantista, che non lasci spazio a indecisioni sul ruolo degli USA o di Israele nel garantire libertà e democrazia nel mondo.

- Una difesa inflessibile delle libertà economiche, che si opponga con decisione a statalismi vecchi e nuovi.

- Una pubblica amministrazione più semplice e digitale, sempre meno ‘gestrice’ e sempre più ‘regolatrice’, che faccia del pubblico-privato il modello organizzativo per eccellenza dei servizi pubblici.

- Una riforma dello Stato che semplifichi il processo legislativo, garantendo governabilità e stabilità delle maggioranze.

- Una giustizia più rapida, equa e responsabile, che smetta di occuparsi di politica e torni ad avere anch’essa pesi e contrappesi dai restanti poteri dello Stato.

- Un welfare efficiente, trasparente e orientato davvero alla tutela dei più deboli, e non al mantenimento di rendite di posizione e privilegi.

- Un rapporto con le banche che tuteli i cittadini, imponendo responsabilità chiare ai banchieri.

- Un sistema educativo che tuteli e valorizzi la libertà di scelta come criterio fondamentale.

- Un approccio pragmatico al tema dell’immigrazione, che offra soluzioni alle paure delle persone, senza demonizzarle.

- Un cambio di paradigma nella gestione della cultura, che deleghi la sua gestione e valorizzazione ai privati senza pregiudizi.

2. LA POLITICA ANTI-POLITICA
Forza Italia deve rappresentare, in questo momento, una politica che sa rigenerarsi, per riportare la gente a fare politica e a credere nella politica. Una politica che sappia coinvolgere le persone in modo consapevole e serio, non con emergenzialismi o propaganda di pancia. Una politica che torni a dialogare con i corpi intermedi e che sappia valorizzare una nuova classe dirigente di persone che mettono a disposizione la loro professionalità e le loro competenze per la cosa pubblica: una classe dirigente che torni a conquistare persone e voti con affidabilità, equilibrio e determinazione. Una politica ‘anti-politica’, che sia nuova e attrattiva quanto lo è il Movimento 5 Stelle, ma opponga al dilettantismo di quest’ultimo la capacità di selezionare persone, competenze e idee credibili.

3. DUE DILIGENCE
Forza Italia sarà analizzata dal punto di vista gestionale, economico, organizzativo e delle risorse umane, per individuarne i principali punti di forza e punti deboli in maniera imparziale.

4. IL NUOVO PARTITO
La Forza Italia che verrà dovrà cambiare nome, statuto e regole interne, ma soprattutto dovrà assumere un nuovo modello organizzativo, basato sul modello del ’94: un modello ‘forza vendita’, che scoraggi lotte di potere intestine e correnti, ma che invece premi e selezioni la leadership sulla base di chi porta voti e crea consenso intorno al partito. Un partito che, in questo modo, sia costantemente in campagna elettorale, perché i meccanismi di selezione della classe dirigente si basano proprio sull’attrazione di nuovi voti e consensi.

5. PRESENZA SUL WEB
Il web sarà il cuore pulsante e il collettore del partito, sul modello del Movimento 5 Stelle, ma con le opportune differenze. Dovrà essere creata una struttura reticolare, che abbia il suo perno in un blog e molti ripetitori e amplificatori sui social network e su siti collaterali, e che diventi anche uno strumento di fund-raising.

Il web sarà anche lo strumento di attrazione dei giovani, non sulla base di un giovanilismo di bandiera, ma invece incentivando la partecipazione sulla base della capacità di elaborare idee vincenti, cioè in modo meritocratico.

6. STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
Oltre al nuovo nome e al nuovo modello organizzativo, la Forza Italia che verrà dovrà selezionare in modo nuovo ed efficace le persone che ne esprimano la voce sui media, valorizzando facce nuove e credibili.

7. PROGRAMMA DI LAVORO
Dopo avere cambiato il nome e lo statuto di Forza Italia, daremo prova di ripartire dai contenuti organizzando una conferenza programmatica, alla quale seguirà un tour dei capoluoghi di provincia di tutta Italia per raccontare la proposta politica e raccogliere consenso.

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