martedì 26 luglio 2011

due facce della stessa medaglia

Milano, 23 luglio 2011 –  Il movimento politico Io amo l’Italia, fondato e presieduto dall’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, condanna fermamente e totalmente la duplice strage di Oslo e Utoya che ha provocato il massacro di oltre 90 cittadini norvegesi e ha fatto precipitare in un devastante lutto l’intera nazione della Norvegia.

Io amo l’Italia si stringe in un abbraccio fraterno al popolo norvegese chiarendo che non vi può essere nessuna giustificazione e nessuna attenuante per il terrorismo di qualsivoglia risma che viola la sacralità della vita di tutti, perseguendo l’imposizione del proprio potere attraverso l’uso della violenza.
Io amo l’Italia condanna pertanto sia il terrorismo islamico sia quello neonazista che si fondano sulla supremazia della religione o della razza. Evidenziando tuttavia che il cristianesimo come fede non ha nulla a che spartire con l’ideologia dell’odio, della violenza e della morte. Mentre gli islamici che uccidono gli “infedeli” sono legittimati da ciò che ha ordinato loro Allah nel Corano e da quanto ha fatto Maometto, i cristiani che uccidono per qualsivoglia ragione lo fanno in flagrante contrasto con ciò che è scritto nei Vangeli e ciò che ha predicato Gesù.
Io amo l’Italia mette in guardia dalla deriva del multiculturalismo. La Norvegia, al pari della Svezia, Gran Bretagna, Olanda e Germania, predica e pratica l’ideologia del multiculturalismo, concependo che l’accoglienza degli immigrati e più in generale il rapporto con il mondo della globalizzazione debbano portare ad un cambiamento radicale della nostra civiltà, fino a vergognarci delle nostre radici giudaico-cristiane, a negare i valori non negoziabili, a tradire la nostra identità cristiana, ad anteporre l’amore per il prossimo alla salvaguardia dei legittimi interessi nazionali della popolazione autoctona, al punto da elargire a piene mani agli stranieri diritti e libertà senza chiedere loro l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole.
Io amo l’Italia pertanto, nel condannare totalmente, senza riconoscere alcuna giustificazione e senza concedere alcuna attenuante a qualsiasi forma di terrorismo, compreso il terrorismo neonazista, ammonisce che il multiculturalismo è il terreno di coltura di un’ideologia razzista che fa proseliti tra quanti hanno la sensazione di non risiedere più a casa loro, che presto si ridurranno ad essere minoranza e forse ad esserne allontanati.
Io amo l’Italia denuncia il fatto che multiculturalismo e razzismo sono due facce della stessa medaglia e lancia un appello alla mobilitazione per sconfiggere questo razzismo ponendo fine alla fallimentare esperienza dell’ideologia del multiculturalismo.
Ufficio stampa Movimento "Io amo l'Italia"

La nostra condanna è netta e totale della doppia strage che ha massacrato oltre 90 norvegesi e ha fatto sprofondare in un devastante lutto un’intera nazione. Nessuna giustificazione e nessuna attenuante per il terrorismo di qualsivoglia risma che viola la sacralità della vita di tutti, perseguendo l’imposizione del proprio potere attraverso l’uso della violenza.
Nell’attesa che le indagini degli inquirenti norvegesi facciano emergere le ragioni che hanno mosso le menti crudeli degli autori degli efferati crimini, sin d’ora possiamo confrontarci ed eventualmente condividere due riflessioni sulla matrice e sulla causa di fondo di questi barbari attentati.
Non sappiamo ancora se entrambi gli attentati di Oslo e Utoya abbiano la stessa matrice, se siano stati entrambi perpetrati dagli stessi terroristi. L’unica certezza è l’arresto di un trentaduenne norvegese, Anders Behrin Breivik, qualificato come un “fondamentalista cristiano”, che travestito da poliziotto ha commesso lo sconvolgente massacro di oltre 80 persone sull’isola di Utoya. In precedenza la potente esplosione che ha devastato il quartiere governativo nel centro di Oslo era stata rivendicata dai sedicenti Ansar al Jihad al Alami (Seguaci della Guerra santa islamica globale).
Ammettiamolo: in un primo tempo quando la pista islamica sembrava avvalorata, tutti ci sentivamo come rincuorati, probabilmente perché condividiamo la consapevolezza che questo genere di odiosi crimini contro l’umanità appartiene quasi naturalmente a dei fanatici votati ad imporre con la forza ovunque nel mondo la sottomissione ad Allah e la devozione a Maometto. Mentre quando è stato arrestato e abbiamo visto il volto di un norvegese che sulla propria pagina di Facebook si presenta come “conservatore, di fede cristiana, ama la musica classica e i videogiochi di guerra”, siamo stati come colti dal panico. Perché per noi il cristianesimo che s’ispira a Gesù, il Dio che si è fatto uomo e ha donato la propria vita per redimere l’umanità dal peccato, è inconciliabile con la pratica della violenza finalizzata ad uccidere il prossimo, indipendentemente dalla diversità di etnia, fede, ideologia o cultura.
La verità è che sia il terrorismo islamico sia quello neonazista, si fondano sulla supremazia della razza o della religione, nel caso di Anders Behrin Breivik indicata come “cristiana”, si equivalgono nella loro divisione faziosa dell’umanità dove loro, detentori di una verità assoluta che deve essere imposta con la forza, condividono sia il principio che chi non la pensa come loro non ha diritto ad esistere sia la pratica della violenza per la realizzazione dei loro obiettivi. La differenza sostanziale è che mentre gli islamici che uccidono gli “infedeli” sono legittimati da ciò che ha ordinato loro Allah nel Corano e da quanto ha fatto Maometto, i cristiani che uccidono per qualsivoglia ragione lo fanno in flagrante contrasto con ciò che è scritto nei Vangeli e ciò che ha predicato Gesù.
Quanto alla causa di fondo di questi barbari attentati, essa risiede nell’ideologia del razzismo che, nel caso specifico dell’Occidente che s’ispira alla fede cristiana, è l’altra faccia della medaglia del multiculturalismo. Razzismo e multiculturalismo commettono l’errore di sovrapporre la dimensione della religione o delle idee con la dimensione della persona. L’ideologia del razzismo si fonda sulla tesi che dalla condanna della religione o delle idee altrui si debba procedere alla condanna di tutti coloro che a vario titolo fanno riferimento a quella religione o a quelle idee. Viceversa l’ideologia del multiculturalismo è la trasposizione in ambito sociale del relativismo che si fonda sulla tesi che per amare il prossimo si debba sposare la sua religione o le sue idee, mettendo sullo stesso piano tutte le religioni, culture, valori, e culminando appunto nel multiculturalismo, ossia nell’immaginare che la civile convivenza possa realizzarsi senza un comune collante valoriale e identitario.
La Norvegia, al pari della Svezia, Gran Bretagna, Olanda e Germania, predicano e praticano l’ideologia del multiculturalismo, concependo che l’accoglienza degli immigrati e più in generale il rapporto con il mondo della globalizzazione debbano portare ad un cambiamento radicale della nostra civiltà, fino a vergognarci delle nostre radici giudaico-cristiane, a negare i valori non negoziabili, a tradire la nostra identità cristiana, ad anteporre l’amore per il prossimo alla salvaguardia dei legittimi interessi nazionali della popolazione autoctona, al punto da elargire a piene mani agli stranieri diritti e libertà senza chiedere loro l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole.
Il razzismo che esplode nel contesto del multiculturalismo procede in senso letteralmente opposto, emergendo come una brutale e irrazionale reazione, assolutamente ingiustificabile e inaccettabile, da parte di chi arriva a legittimare il massacro di tutti coloro che vengono condannati in quanto responsabili della perdita della nostra civiltà che, piaccia o meno, si fonda sulla fede, identità, valori, cultura e tradizione cristiana.
Noi condanniamo totalmente, non riconosciamo alcuna giustificazione e non concediamo alcuna attenuante a qualsiasi forma di terrorismo, compreso il terrorismo neonazista che si fonda sulla negazione del diritto alla vita del prossimo e sulla legittimazione del massacro di coloro che non la pensano come loro. Al tempo stesso ammoniamo che il multiculturalismo è il terreno di coltura di un’ideologia razzista che fa proseliti tra quanti hanno la sensazione di non risiedere più a casa loro, che presto si ridurranno ad essere minoranza e forse ad esserne allontanati. Ecco perché multiculturalismo e razzismo sono di fatto due facce della stessa medaglia. La mia conclusione? Se vogliamo sconfiggere questo razzismo dobbiamo porre fine al multiculturalismo.
Magdi Cristiano Allam

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