Il Comitato è aperto, apartitico, fondato sul principio di uguaglianza ed opera secondo il metodo assembleare.
Qualunque persona libera può aderire al Comitato senza distinzione di genere, di nazionalità, di appartenenza religiosa ed etnica, di condizione sociale ed economica o idea politica democratica, purché condivida e sottoscriva gli intenti del seguente Manifesto.
È possibile anche l’adesione e sottoscrizione del presente Manifesto da parte di associazioni, comitati civici e organizzazioni della società civile.
La strada Clementina
I. È una strada storica fatta costruire da Papa Clemente nel 1733 come strada pubblica per i residenti, i pellegrini e i viandanti per collegare i territori montani umbri e marchigiani, la strada Flaminia e quindi Roma, con il porto di Ancona. Come strada pubblica è stata successivamente di competenza statale e poi comunale;
II. nel tratto dal Comune di Genga a quello di Serra San Quirico, attraversa uno scenario naturale meraviglioso come quello della Gola della Rossa ed è all’interno di un parco regionale naturale;
III. in ragione della bellezza del paesaggio, della morfologia delle montagne e della sua posizione geografica è di grande interesse per cicloamatori, escursionisti, alpinisti, turisti in genere e da essa si possono raggiungere antichi abitati ed eremi millenari;
IV. è una strada di servizio essenziale per quanti vivono nei piccoli centri abitati e che testimoniano che anche queste comunità possono essere vissute da bambini, adulti e anziani che non possono restare isolati;
V. è stata chiusa al pubblico, ed utilizzata esclusivamente per attività imprenditoriali private, che nei decenni ne hanno modificato il tracciato ed hanno devastato irrimediabilmente l’ambiente e il paesaggio. Il suo tracciato non è stato più oggetto di manutenzione e di messa in sicurezza, e nessun mezzo di soccorso potrebbe percorrerla, in quanto delimitata da sbarre a monte e a valle;
VI. con i suoi tre chilometri, rappresenta l’unica alternativa, in caso di incidenti in galleria, per veicolare il traffico della SS 76, che altrimenti verrebbe deviato su tortuose strade di montagna, via Domo-Castelletta o via Cerqueto- Rosenga. Il problema non verrebbe risolto neanche con l’apertura del raddoppio della nuova galleria, giacché dal futuro imbocco di Valtreara all’uscita di Serra S. Quirico, sarà lunga otto chilometri.
Noi crediamo
1. che la strada Clementina della Gola della Rossa debba essere un bene comune, un bene di tutti e su questo presupposto, non su altri, sia gestita dalle amministrazioni pubbliche;
2. nella bellezza della natura e nella vitalità delle persone che abitano il territorio, nella loro inventiva e nel loro talento, anche come possibilità di crescita economica e strumento di coesione sociale.
Noi vogliamo
1. la valorizzazione dei territori, la tutela del paesaggio e uno sviluppo sostenibile con il coinvolgimento e la responsabilizzazione di chi ci vive e lavora tutto l’anno e lo stupore di chi viene a visitarli;
2. che le montagne siano luoghi da vivere e da rispettare, che siano una risorsa da preservare e fruire con rispetto e non da sfruttare e deturpare;
3. che coloro che vivono ed operano nei centri abitati del territorio vivano in sicurezza e possano in sicurezza accedere ai servizi pubblici senza essere penalizzati o isolati da limitazioni e carenze viarie.
Noi chiediamo
1. che la strada Clementina venga messa in sicurezza, ripristinata nel breve tratto franato e riaperta alla fruizione pubblica;
2. che la strada Clementina possa essere transitata dai residenti come collegamento alternativo alla SS 76 fra i comuni di Genga e Serra San Quirico;
3. che la strada Clementina possa essere transitata da mezzi di soccorso e come collegamento alternativo alla SS 76 fra i comuni di Genga e Serra San Quirico in caso di incidenti e interruzione della normale viabilità;
4. che lungo la strada Clementina, con la sola eccezione dei casi suddetti, passi la già prevista pista ciclabile che risalirà l’Esino dalla foce alla sorgente;
5. che la strada Clementina possa essere fruita e attraversata in libertà e in sicurezza da tutti coloro che, nel rispetto dell’ambiente, praticando le proprie passioni, vogliono emozionarsi e meravigliarsi lungo la Gola della Rossa;
6. che per la strada Clementina si mettano in campo i fondi e tutte le energie, strategie e volontà perché diventi una risorsa di primo piano per tutti gli abitanti del territorio sia a livello turistico, che di benessere, che di qualità della vita;
7. che venga rivista la dichiarazione di pericolosità emessa dall’Autorità Regionale di Bacino.
È intenzione del Comitato Civico Riprendiamocilastrada
1. impegnarsi, con ogni strumento democratico, per organizzare iniziative pubbliche e mediatiche, con lo scopo di informare e sensibilizzare le persone sullo stato della Clementina e del territorio;
2. monitorare le scelte presenti e future che li riguardano, capirne motivazioni e prospettive per veder riconosciuto il diritto di essere consapevoli e partecipi delle stesse;
3. relazionarsi con le istituzioni pubbliche al fine di essere ascoltati e di avere risposte chiare alle richieste espresse;
4. fungere da catalizzatore e cassa di risonanza delle istanze civili del territorio montano della Gola della Rossa, del suo futuro e del suo sviluppo nell’interesse di chiunque abbia a cuore la sua bellezza, la sua storia, la sua umanità.
Genga, 14 Marzo 2016
COMITATO RIPRENDIAMOCILASTRADA
Primi firmatari (in ordine alfabetico)
Leonardo Animali, Raimondo Barrile, Patrizia Bedini, Massimo Bellucci, Maurizio Bolognini, Angelo Cola, Francesco Di Trapani, Marco Lion, Pierino Menghini, Elena Morbidelli, Maria Teresa Morettini, Felice Orazi, Laura Trappetti, Lorenzo Verdolini, Gruppo Speleologico Marchigiano Ancona, Italia Nostra Marche, Italia Nostra Senigallia, Laboratorio Sociale Fabbri Fabriano.
Per firmare il manifesto in forma individuale e associativa:
– email: riprendiamocilastrada@virgilio.it –
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