sabato 17 ottobre 2015

Procedura negoziata senza previa pubblicazione

Fiorenza Sarzanini per “Il Corriere della Sera

«Servizio di vigilanza armata, portierato e ronda presso tutti i siti dal 16 febbraio 2015 al 30 settembre 2015 per 15 milioni e 460 mila euro: procedura negoziata senza previa pubblicazione».

«Fornitura ricambi autobus per 58 mila e 873 euro nel 2013: procedura negoziata senza previa pubblicazione».

«Potenziamento alimentazione elettrica depositi di Garbatella e Osteria del Curato per 208 mila euro nel 2013».

«Servizio relativo alla gestione degli asili nido aziendali nei siti Magliana, Tor Sapienza e Prenestina per un periodo di tre anni dal 2015 al 2018 per un milione e 872mila euro: procedura negoziata senza previa pubblicazione».


Eccolo il dossier dell' Anticorruzione sull' Atac, l' azienda dei trasporti di Roma, sugli appalti affidati negli ultimi cinque anni per oltre due miliardi di euro. Migliaia di contratti per servizi di fornitura e manutenzione che nella maggior parte dei casi sono stati siglati con trattativa privata e dunque violando il codice che regola i lavori pubblici.

In tutto sono oltre 13 mila pagine che il presidente Raffaele Cantone sta analizzando e trasmetterà poi alla Procura e alla Corte dei Conti. Perché è vero che l' azienda ha trenta giorni per presentare le proprie controdeduzioni, ma le prime verifiche hanno già dimostrato come la scelta di procedere senza pubblicazione dei bandi di gara abbia fatto alzare in maniera vertiginosa i prezzi. Provocando un danno economico a una società con il bilancio già disastrato.


I frazionamenti per stare «sottosoglia» È stato l' assessore Stefano Esposito a chiedere la verifica per il periodo compreso tra il 2011 e il 2015 «parliamo di cifre pazzesche, gli affidamenti a Buzzi e Carminati sono briciole a confronto e qualcuno si dovrà porre il problema del perché sono dovuto arrivare io per porre questo tema». E i sospetti dell' autorità Anticorruzione sono pesantissimi. Uno su tutti: per restare sotto la soglia potrebbero essere stati frazionati alcuni appalti.


E in effetti a scorrere l' elenco dei lavori, soprattutto quelli affidati tra il 2011 e il 2012, ci sono alcune cifre che appaiono addirittura troppo basse rispetto alla media. E proprio questo ha alimentato il dubbio che si fosse deciso di dividere gli importi proprio per aggirare i controlli.

Si va dai 10 mila e 900 euro per la «sistemazione dei pali sulla linea Roma-Viterbo» ai 3 mila e 900 per la «fornitura del materiale informatico», ma anche ai 120 mila euro per la «fornitura di traverse e legnami per scambi in azobè». E poi ci sono gli oltre 10 mila euro per la «fornitura di acqua potabile nei siti aziendali» oppure le parcelle per prestazioni legali che oscillano tra i mille e i 41 mila euro. Sempre rigorosamente affidati con procedura negoziata.


Bagni, auto elettriche e fotocopie
Gli affidamenti che appaiono più interessanti per verificare la regolarità delle procedure avvengono nel 2015. Per oltre 162 mila euro si è deciso di attivare il «servizio di locazione con facoltà di acquisto di cinque veicoli elettrici per il progetto «Christmas Shopping».
Ben 1 milione e 182 mila euro sono stati invece spesi per il «servizio di noleggio operativo full service di 460 macchine fotocopiatrici digitali multifunzionali a colori e in bianco e nero collegato alla rete aziendale di Atac in configurazione base con opzioni per la durata di 50 mesi». A conti fatti ogni macchina costa all' azienda 2 mila 570 euro.

Per un milioni e 600 mila euro è stata invece aperta la procedura per «l' affidamento triennale dei servizi e lavori per la gestione, conduzione e manutenzione programmata di 91 servizi igienici automatizzati installati presso le stazioni della metropolitana» mentre le «toilette automatizzate» costano quasi 206 mila euro. E poi ci sono svariati appalti concessi per il «noleggio dei veicoli senza conducente», addirittura 4 mila euro spesi per effettuare «test e analisi sui tessuti per la gara per il rinnovo delle divise».


Capitolo a parte riguarda i servizi di «vigilanza armata, portierato e ronda presso tutti i siti Atac». A scorrere il dossier confezionato dallo staff di Cantone si scopre infatti che nel 2015 sono stati aperti diversi lotti, tutti con procedura negoziata per importi che vanno dai 67 milioni di euro ai 15 milioni di euro, ma poi si è deciso di affidare ulteriori incarichi della stessa natura e dunque dovranno essere i vertici aziendali a spiegare il criterio seguito nell' affidamento delle commesse.


Ieri con una nota Atac ha dichiarato che «con le gare on line ci sono stati ribassi del 26 per cento e affidamenti diretti sotto l' 1 per cento del totale».
Magistrati e Anticorruzione verificheranno se sia vero.

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