sabato 5 luglio 2014

Nasce Demo.s

Nasce Demo.S (Democrazia solidale), associazione politica che vede tra i primi firmatari i deputati Lorenzo Dellai, Federico Fauttilli, Gian Luigi Gigli, Mario Marazziti, Fucsia Nissoli, Gaetano Piepoli, Milena Santerini, Mario Sberna, il senatore Lucio Romano, il viceministro Andrea Olivero e il sottosegretario Mario Giro. Nel documento di nascita, si legge in una nota, il progetto è fondato su tre elementi "legati alla nostra identità e al nostro percorso: un impegno politico ispirato dal cattolicesimo democratico; un'idea comunitaria e non individualista della democrazia; un modello di autonomie responsabile e solidale, filo conduttore di una Italia unita ma plurale". "La forzata contrapposizione tra 'la gente' e 'il Palazzo' ci pare ambigua; non vogliamo essere né populisti né tecnocratici, ma tesi a costruire un costante dialogo tra una cultura politica fondata sul bene comune e le necessità di singoli e gruppi", si legge nella nota dell'assocazione nella quale confluiscono diversi ex esponenti di Scelta civica. "La via per riavvicinare 'gente' e 'Palazzo' passa per un cambiamento di stile politico e di linguaggio, che mette al centro la necessità' della ricostruzione di un ethos nazionale comune, e per la 'lotta alle sacche di privilegi di tipo corporativo, alla corruzione, all'evasione fiscale, al potere delle forti burocrazie, all'inerzia della consuetudine". E' forte l'attenzione sociale e valoriale, come nelle biografie dei promotori: rilievo al welfare, alla famiglia come nucleo fondamentale della società e chance, senza contrapposizioni con la crescita dei diritti civili, all'istruzione come chiave dello sviluppo, alla vita dal concepimento alla morte naturale, alla nuova cittadinanza, al lavoro dei giovani senza contrapposizione tra le generazioni. Quanto a Governo e alleanze, "il sostegno al Governo Renzi in questa legislatura è importante e deve proseguire. Ma non basta: le speranze di rinnovamento e di rilancio del Paese possono trovare terreno fertile in una alleanza con il Pd, mentre ogni disegno alternativo è oggi connotato da incertezze e ambiguità. Nessuno può sapere come si articolerà la competizione politica e come cambierà la forma dei partiti attuali in futuro. Ma in questa fase storica, serve tale alleanza che si proietti verso le prossime importanti scadenze elettorali, iniziando dalle regionali".

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