Nasce Demo.S (Democrazia solidale),
associazione politica che vede tra i primi firmatari i deputati Lorenzo
Dellai, Federico Fauttilli, Gian Luigi Gigli, Mario Marazziti, Fucsia
Nissoli, Gaetano Piepoli, Milena Santerini, Mario Sberna, il senatore
Lucio Romano, il viceministro Andrea Olivero e il sottosegretario Mario
Giro. Nel documento di nascita, si legge in una nota, il progetto è
fondato su tre elementi "legati alla nostra identità e al nostro
percorso: un impegno politico ispirato dal cattolicesimo democratico;
un'idea comunitaria e non individualista della democrazia; un modello
di autonomie responsabile e solidale, filo conduttore di una Italia
unita ma plurale". "La forzata contrapposizione tra 'la gente' e
'il Palazzo' ci pare ambigua; non vogliamo essere né populisti né
tecnocratici, ma tesi a costruire un costante dialogo tra una cultura
politica fondata sul bene comune e le necessità di singoli e gruppi",
si legge nella nota dell'assocazione nella quale confluiscono diversi
ex esponenti di Scelta civica. "La via per riavvicinare 'gente' e
'Palazzo' passa per un cambiamento di stile politico e di linguaggio,
che mette al centro la necessità' della ricostruzione di un ethos
nazionale comune, e per la 'lotta alle sacche di privilegi di tipo
corporativo, alla corruzione, all'evasione fiscale, al potere delle
forti burocrazie, all'inerzia della consuetudine". E' forte
l'attenzione sociale e valoriale, come nelle biografie dei promotori:
rilievo al welfare, alla famiglia come nucleo fondamentale della
società e chance, senza contrapposizioni con la crescita dei diritti
civili, all'istruzione come chiave dello sviluppo, alla vita dal
concepimento alla morte naturale, alla nuova cittadinanza, al lavoro
dei giovani senza contrapposizione tra le generazioni. Quanto a
Governo e alleanze, "il sostegno al Governo Renzi in questa legislatura
è importante e deve proseguire. Ma non basta: le speranze di
rinnovamento e di rilancio del Paese possono trovare terreno fertile in
una alleanza con il Pd, mentre ogni disegno alternativo è oggi
connotato da incertezze e ambiguità. Nessuno può sapere come si
articolerà la competizione politica e come cambierà la forma dei
partiti attuali in futuro. Ma in questa fase storica, serve tale
alleanza che si proietti verso le prossime importanti scadenze
elettorali, iniziando dalle regionali".
sabato 5 luglio 2014
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