Cos’è “Possibile”? Una nuova corrente del Pd?
L’embrione di un nuovo partito? «Io dico che è un’intelaiatura... Allora
diciamo che è una sigla trasversale, per organizzare una riflessione
del Pd verso sinistra». E spiega: «Bisogna conquistarsi uno spazio. In
politica devi intestarti le battaglie per cui tiene davvero, devi
caratterizzarti. Quello che non capiscono i turchi, i bersaniani,
pensano che prima o poi nel partito toccherà a loro, non vedono che
Renzi farà da sé il prima e il poi. Il mio obiettivo è costruire un
centrosinistra nettamente delimitato, alternativo ad Alfano, per
esempio, con un gruppo dirigente che abbia una visione. E una vita
democratica dentro il Pd. Trasparenza sui finanziamenti, consultazioni
on line, recupero di temi come l’ambiente e la legalità, oggi
dimenticati».
«Non ci sono persone che cercano un nuovo capo», prosegue Civati: «E io in questo progetto mi sento più un federatore che un attore, uno che cerca di mettere in dialogo tutto quello che si muove a sinistra. Gennaro Migliore vuole entrare nel Pd per dire le stesse cose che diciamo ora noi. Non ho capito la sua mossa, mentre guardo con grande interesse al travaglio di Sel».
«Non ci sono persone che cercano un nuovo capo», prosegue Civati: «E io in questo progetto mi sento più un federatore che un attore, uno che cerca di mettere in dialogo tutto quello che si muove a sinistra. Gennaro Migliore vuole entrare nel Pd per dire le stesse cose che diciamo ora noi. Non ho capito la sua mossa, mentre guardo con grande interesse al travaglio di Sel».
fonte:L'Espresso
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