"La parola chiave del Centrosinistra non può essere 'difendere' deve essere 'cambiare''. Walter Veltroni, ex segretario del Pd, sul tema della Fiat. 'Le tradizionali relazioni industriali, tutte incentrate sul contratto nazionale di categoria, non sono in grado - spiega Veltroni - di 'ospitare' il confronto tra le parti in modo tale da renderlo capace di fornire una risposta positiva alle esigenze di grandi e piccoli insediamenti produttivi nell'Europa del nuovo millennio. Ci vuole un contratto di lavoro costruito più a ridosso dell'organizzazione aziendale'. 'Il modello contrattuale 'di fatto' vigente, produce - sempre secondo l'esponente Pd - un effetto depressivo sui livelli retributivi e ostacola gli investimenti stranieri abbinati a piani industriali innovativi. Esso, dunque, va profondamente cambiato, affermando la centralità della contrattazione di secondo livello, azienda, distretto, filiera e territorio'. 'Se - avverte però Veltroni - a questo accordo non si giunge in tempi brevi e prefissati non si può riconoscere a nessuno il diritto di bloccare tutto, col suo veto. Si dovrebbe proporre una soluzione legislativa, come quella da tempo delineata dal disegno di legge n. 1872, presentato in Senato da 55 senatori del Pd'. Veltroni avverte infine che 'una disciplina della rappresentanza sindacale deve consentire ai lavoratori di definire col voto il sindacato o la coalizione sindacale titolare della maggioranza dei consensi, stabilendo chi e' in grado di firmare contratti applicati erga omnes, e quindi impegnativi anche per le minoranze'.
da una dichiarazione di Walter Veltroni, 5 gennaio 2010
da una dichiarazione di Walter Veltroni, 5 gennaio 2010
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