lunedì 18 luglio 2011

Il Regno di Dio

Mons. Gerardo Rocconi commenta il Vangelo di domenica 17 luglio

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole,proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».


IL REGNO DI DIO

Cos’è il Regno di Dio, come si manifesta, come lo si accoglie? Domande alle quali Gesù sta rispondendo con le parabole raccolte in Mt 13.
Gesù ha detto che con la sua persona è arrivato il Regno di Dio. Il Regno di Dio è tutto l’amore di Dio che si riversa sugli uomini, è la misericordia sconfinata di Gesù che offre la sua vita, è la vittoria di Dio sul potere distruttivo di Satana. E allora vorremmo vedere, concretamente, tutto questo. L’opera del maligno è più che mai intensa... e allora dov’è il Regno di Dio? Ecco la prima risposta. Il Regno di Dio è già presente.

IL REGNO DI GIO E’ GIA’ PRESENTE

Sì, il Regno di Dio è già presente. L’amore del Padre e la misericordia di Gesù è fuori discussione. Solo che il Regno è presente come un seme. Si manifesta nella sua fase iniziale. Dio ha già vinto, Satana di fatto è sconfitto... ma oggi è tutto umile, tutto piccolo. Alla fine, solo alla fine, il Regno si manifesterà in tutto il suo splendore, al momento della resurrezione, quando vedremo Dio faccia a faccia e saremo per sempre nella sua beatitudine.
Paolo spiega che siamo salvati nella speranza. Siamo nell’attesa che tutto si manifesti. Oggi è il tempo della vigilanza, della supplica, della scelta, della decisione. Ma questo seme è già stato seminato e fruttificherà sicuramente.

I SEGNI DELLA PRESENZA DEL REGNO DI DIO

L’umiltà degli inizi non significa che l’opera di Dio sia totalmente nascosta. Come il lievito agisce sulla massa, così l’amore di Dio agisce nella storia degli uomini. Dio è all’opera. E chi ha fede ne vede i segni!
* Ci sono i segni grandiosi e straordinari: sono i miracoli. E di tanto in tanto il Signore ne concede.
* Ci sono situazioni in cui il maligno, con tutta la sua carica distruttiva, viene vinto e cacciato
* Ma soprattutto l’opera di Dio si manifesta nella vita quotidiana dei credenti, fatta di carità, di perdono, di fiducia, di servizio. Il segno che il Regno è arrivato è la vita santa dei credenti.
Questa è la nostra vocazione: manifestare che il Regno è in mezzo a noi. Rifiutare lo spirito del mondo, vivere da Figli di Dio. Offrire il perdono, offrire la vita, vivere nella gratuità, rifiutare sempre il male anche se questo sembrasse vantaggioso o significasse un po’ morire...,è il segno che il Regno è in azione.

ATTESA CHE IL REGNO SI MANIFESTI PIENAMENTE

Certo, ora è il tempo in cui i Figli del Regno devono convivere con l’opera di Satana. Per questo Gesù invita alla pazienza. Se Dio non interviene subito a fare pulizia è perchè vuole dare a tutti il tempo di convertirsi. E’ perchè vuole rafforzare le scelte dei credenti. E’ perchè vuole rinvigorire la nostra attesa. E’ perchè vuole fra crescere il desiderio di incontrare lui, vuole aiutarci a gridare Venga il tuo Regno, e vuole insegnarci a desiderarlo con tutto il cuore.
La parabola del buon grano e della zizzania insegna che alla fine l’unico vincitore sarà Dio e il Regno splenderà in tutta la sua luce, ma insegna anche che non tutti vi entreranno. E allora che il tempo in cui siamo su questa terra è tempo di scelte, tempo in cui noi dobbiamo decidere se vogliamo essere buon grano o zizzania, e non a chiacchiere, ma con i fatti.

TEMPO DI SCELTA E DECISIONE PER IL REGNO

Sì, questo è il tempo della scelta, il tempo in cui dobbiamo decidere se dar fiducia al Signore e vivere per lui o vivere secondo lo spirito del mondo. Gesù ci chiede di scommettere su di Lui e sul Regno, nella certezza e nell’attesa che l’opera di salvezza del Signore si manifesti pienamente.
 
 Mons. Gerardo Rocconi

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