domenica 28 settembre 2014

L'ultima spiaggia

È bastata quella foto per fargli gonfiare la vena sul collo. Lo scatto del premier Matteo Renzi bello tronfio a Detroit, a braccetto con l'ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha fatto esplodere Mr. Tod's, Diego Della Valle. Si è precipitato da Giovanni Floris a Otto e Mezzo per scaricare addosso al premier tutto il suo livore per quel tradimento in mondovisione.

«L'incontro tra due grandissimi “sòla”. E mi dispiace per Matteo, dell'altro ho già parlato in diverse occasioni». Questo è vero, la sola novità è quella che riguarda il presidente del Consiglio del quale si vantava essere grande amico. Le foto di loro due in maglia viola allo stadio Artemio Franchi di Firenze per seguire l'amata Fiorentina si sono d'improvviso sfocate.

Quell'idillio nato sugli spalti fatto di grandi sorrisi e forti abbracci è finito per sempre. Il duro attacco al premier segna la rottura del loro grande amore.

Della Valle è un fiume esondato e la sua faccia si fa sempre più rossa quando incalza le parole col tono della voce, dicendo che «è imbarazzante discutere di Renzi che conosco da tanti anni. Pensavo fino a qualche mese fa che potesse essere una risorsa per il Paese e quando mi ha chiesto consiglio mi sono sempre messo a disposizione, ma i miei consigli erano di sostenere Letta, di farsi esperienza, di farsi un'agenda internazionale e di fare una buona squadra».

Renzi ha fatto tutto il contrario. La squadra che si è fatto è per Della Valle una manica di «gaglioffi» senza arte né parte. I suoi ministri, come Maria Elena Boschi, «non hanno esperienza per fare nulla e non hanno l'autonomia di fare nulla».

Questo affronto non glielo doveva proprio fare. Il bacio al nemico giurato Marchionne è qualcosa che anche uno con le spalle larghe come Della Valle non ha potuto reggere. Quell'inchino alla Fiat-Chrysler ha rappresentato per il patron della Fiorentina un gesto di arroganza «che in democrazia non paga mai». Ne ha avute anche per gli Elkann che in Fiat «sanno commettere solo sbagli».

Insomma, per uno dei proprietari del Corriere della Sera queste scene non sono facili da ingoiare: «Marchionne e Renzi sono due persone che non attendono a quello che dicono».

Definisce il loro incontro «vergognoso. Non si può più tacere, siamo già all'ultima spiaggia con un premier ragazzo che promette e non conclude nulla e ministri con poca esperienza. Non è vero che è l'unico governo possibile. A quell'età non aveva l'esperienza necessaria. Quando ha deciso di fare il premier gli ho detto che era pericoloso e ultimamente gli ho consigliato di occuparsi di salute, sicurezza e scuola ovvero quello che serve al Paese. Renzi non ha mai lavorato quindi non può parlare di lavoro come noi, secondo me ha fatto tilt».

fonte: Il Giornale

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