lunedì 9 febbraio 2015

L'arcivescovo e lo scrittore

Dopo la XXXVII giornata per la vita del 1° febbraio 2015
06/02/2015
Carissimi figli e figlie della nostra Chiesa particolare,
avrete visto in questi giorni che la semplice riproposizione dei temi tradizionali del Magistero della Chiesa, in particolare la condanna esplicita dell'aborto e delle sue conseguenze - e la sottolineatura, a puro livello di buon senso, che la denatalità, come ormai è ammesso dai migliori economisti del mondo, è una delle cause, se non la più grave, della crisi economica in cui il mondo intero si dibatte da anni - mi hanno dato una pubblicità inattesa, per la quale nulla è stato fatto dalla nostra Diocesi, e che ha raggiunto le più significative testate italiane e straniere. Tutto questo mi sembra confermare l'idea di uno dei miei grandi maestri, G. K. Chesterton, il quale diceva che sarebbe venuto un momento in cui "Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate". Vorrei tuttavia confidarvi che non m'interessa la posizione pubblica che la mentalità - soprattutto laicista - mi fa spesso ricoprire; ciò che desidero è infatti solo riproporre fedelmente la Dottrina della Chiesa e la possibilità di fare esperienza di quella vita nuova in cui consiste la fede. Preferisco che il mio nome sia scritto nei cieli, ed è per questo che chiedo a tutta la Diocesi di aiutarmi in questi momenti non facili, soprattutto con la preghiera.

+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa

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