venerdì 18 maggio 2012

Chi nasce qui è di qui

Approvare una direttiva europea che inviti tutti gli Stati membri all’approvazione all’interno del proprio ordinamento di una legge nazionale che garantisca ai figli degli stranieri nati in Europa la cittadinanza del Paese in cui nascono.
É questo l’obiettivo dell’appello promosso dal presidente degli europarlamentari Pd, David Sassòli, e dal presidente dell’Anci e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Del Rio. 
L’appello - che tra i suoi firmatari vede, fra gli altri, i nomi di Rita Levi Montalcini, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Andrea Camilleri, Nicola Piovani, Carlo Verdone, Claudio Baglioni, Piero Fassino - intende portare la questione del riconoscimento della cittadinanza alle seconde generazioni di immigrati a livello europeo con lo scopo di armonizzare le varie legislazioni interne agli stati Ue e, al contempo, di sostenere le proposte di legge già avanzate a livello nazionale.
In Italia, dove il numero dei “non cittadini” nati nel nostro Paese sfiora oramai il milione e dove numerose sono state le prese di posizione, a cominciare da quella del Presidente Napolitano, a favore del riconoscimento dello status di cittadino a chi nasce sul suolo nazionale, è stata recentemente presentata un’iniziativa di legge popolare che chiede di riformare la normativa attualmente in vigore (legge 91/92) estendendo l’applicazione dello ius soli.
“Riconoscere la cittadinanza a ragazzi che sono nati e cresciuti in un paese diverso da quello di origine dei loro genitori  - spiegano Sassòli e Del Rio - ma che di questo paese parlano la lingua, che in questo paese studiano, consumano e si relazionano non è semplicemente un atto di buon senso ma una battaglia di civiltà imprescindibile per un paese che voglia definirsi democratico e in grado di affrontare le sfide del futuro. Per questo – annunciano – abbiamo bisogno del sostegno del maggior numero di persone possibile e chiediamo a chi crede che la cittadinanza sia un diritto di questi giovani a venire a manifestare con noi il 31 maggio alle ore 17 in Piazza San Silvestro a Roma. Sarà un happening festoso con musica e interventi dal palco al quale sono stati invitati a partecipare tutte le comunità straniere residenti in Italia, il mondo dell'associazionismo laico e cattolico, i rappresentanti sindacali e politici senza simboli né bandiere. Ci auguriamo – concludono - di poter contare su una piazza gremita e partecipe: ignorare il problema significa condannare tutte queste persone - il cui numero è destinato inevitabilmente ad aumentare - alla condizione di eterni stranieri".

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